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Tappa 4
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Tappa 6
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Tappa 8
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Tappa 9
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Tappa 1
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Tappa 2
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Tappa 3
Sulle navi da crociera
Il momento in cui la carriera di Mario prende il largo – è proprio il caso di dirlo – è quello in cui inizia a lavorare sulle navi da crociera. Si tratta di un’esperienza faticosa e complessa, fatta di turni anche di 18 ore senza sosta, all’interno di uno staff al completo chiamato a fornire un servizio impeccabile giorno e notte.
Ma per Mario è anche una scuola di vita: “Lavorare sulle navi è l’esperienza che mi ha segnato di più. In nessun altro luogo ho potuto mettere in pratica quanto imparato sui libri”.
Uno chef giramondo
Gli anni passano e Mario affina sempre più le proprie abilità. La sua bravura in cucina cresce costantemente, così come la sua posizione: ottiene così una serie di incarichi come chef in varie parti del mondo, in Svizzera, in Germania e negli Stati Uniti.
Una serie di esperienze che contribuiscono a definire il bagaglio di esperienza che ancora oggi modella la cucina di Mario.
Il ruolo di insegnante
Dopo anni in giro per il mondo, Mario sente la necessità di tornare a casa. L’occasione propizia capita negli anni ’90, quando l’Istituto Alberghiero Caurga di Chiavenna gli offre un incarico di docente: per lui è un ritorno alle origini, nella sua terra d’origine, ma anche una nuova avventura nei panni di professore.
Mario ha stoffa anche per questo: nei sei anni in cui insegna a Chiavenna si dedica con passione alla formazione delle nuove generazioni di giovani cuochi, che ottengono illustri risultati a vari concorsi nazionali e internazionali.
Mario imprenditore
Il legame con la Valchiavenna non si esaurisce con la fine dell’impegno scolastico, anzi: Mario riassapora la bellezza e la tipicità del territorio e in lui scocca la scintilla che lo porta a diventare imprenditore, per portare tutta la propria esperienza nel contesto locale dove è nato e cresciuto.
Il passaggio da tecnico a uomo d’affari non è semplice, ma Mario non è tipo da arrendersi facilmente: si forma, impara e cresce, fino a diventare responsabile dell’Associazione Albergatori della Valchiavenna.
Albergatore e ristoratore
Com’è nella natura del suo carattere, Mario intraprende molteplici iniziative imprenditoriali: tra queste va sicuramente menzionata la gestione di un ristorante in un crotto tipico della Valchiavenna, scavato nella roccia.
Ma l’attività a cui lo chef si dedica con maggior entusiasmo è sicuramente l’Hotel Saligari a Verceia, affacciato sul lago di Mezzola: una struttura rilevata e rinnovata da Mario, diventata un 3 stelle e un riferimento sul territorio per banchetti e matrimoni. Sempre a Verceia lo chef gestisce il ristorante La Trela, sinonimo di cucina di qualità.
I Tipici Saligari
Nel 2014 Mario trasforma in realtà l’intuizione che da qualche mese gli frulla in testa e rileva un laboratorio a Casnate con Bernate, dove inizia a sperimentare le sue migliori ricette cucinandole per la consumazione non immediata, destinata al circuito di bar, ristoranti e non solo.
I suoi pizzoccheri in vaschetta sono subito apprezzatissimi a Milano: presto il successo si estende a tutta la Lombardia e i Tipici Saligari si affermano sempre più di anno in anno. In attesa della prossima tappa nella vita di Mario.
Le origini valtellinesi
Mario Saligari ha origini valtellinesi: nasce infatti a Grosotto, in provincia di Sondrio, nel 1963 da una famiglia molto numerosa (è il nono di 13 fratelli).
La sua terra d’origine possiede una lunga tradizione enogastronomica, che Mario conosce e assimila sin da bambino. Ingredienti semplici e legati al territorio, come la Bresaola della Valtellina, danno vita a ricette apprezzate in tutto il mondo, che lo chef sa rendere ancora più speciali.
La formazione
Mario studia alla Scuola Alberghiera di Bormio, in alta Valtellina, a partire dall’età di 13 anni, diplomandosi con successo nella sezione cucina.
Sin da giovane, infatti, dimostra grande interesse e altrettanta bravura per l’arte culinaria. Il talento da solo, però, non basta: una costante applicazione e la voglia di arrivare contraddistinguono da subito il percorso formativo del giovane aspirante cuoco.
I primi passi
Con il diploma in tasca e la voglia di scoprire il mondo nel cuore, Mario muove i suoi primi passi nel complesso e articolato mondo del lavoro. I suoi primi impieghi lo vedono impegnato nelle cucine della Riviera romagnola, la zona di maggiore richiamo turistico in Italia negli anni ’70, e successivamente nel Milanese.
Qui il giovane cuoco inizia a farsi le ossa ai fornelli: la classica gavetta, che ancora oggi lo chef considera come una tappa cruciale del proprio percorso.